Illusione

11.03.2013 13:04

 

Il vento soffiava rabbioso sollevando la sabbia con tanta forza da sembrare frustate sulla pelle nuda.

Il rumore delle onde contro gli scogli era assordante.

Il cielo nero come la pece urlava straziante... iniziò a piovere.

Là seduta su quella spiaggia, mentre la natura pareva voler scatenare tutta la sua rabbia sul mondo - quel mondo che si ostinava a esserle nemico, a emarginarla in secondo piano, a trasformarla in un semplice quadro visto e rivisto - lei si sentiva a suo agio...

In pace con sé stessa come mai prima.

Era lì da ore, in silenzio, con ogni organo sensoriale del suo corpo teso alla percezione.

Un accenno di sorriso sulle labbra, rese violacee dal freddo.

Occhi socchiusi rivolti all'orizzonte imperscrutabile.

Inspirò a fondo...

...l'aria gelida le penetro nei polmoni...

...espirò...

....tutte le ansie e le preoccupazioni volarono via, insieme ai granelli di sabbia.

Aprì gli occhi. Stava smettendo di piovere.

Luce soffusa si faceva largo tra le nubi.

Il sole iniziò a scaldarle il viso.

Si sdraiò sulla sabbia bagnata ma accogliente

 

e chiuse gli occhi.

Un altro profondo respiro....

... Il mare pareva più tranquillo, forse anche lui era stanco, forse come lei aveva bisogno di chiudere gli occhi e coricarsi...

Il vento sussurrava appena... poi...silenzio.

Per attimi il tempo sembrò arrestarsi....

...Nulla.

Si stropicciò gli occhi, accennò uno sbadiglio e si girò sull'altro fianco...

 

Aprì nuovamente gli occhi...

La stanza era buia. Era nel suo letto.

Provò a riaddormentarsi.

Nulla.

Quella sublime sensazione era scomparsa... e con le anche la spiaggia.

Solo un opaco alone, un vago ricordo rimase a rieccheggiare nella mente...


 

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